22-07-2009

n.sentenza:
CLASS ACTION: NUOVAMENTE E' LEGGE

La legge sulla "class action" approvata nella scorsa legislatura è stata definitivamente sostituita da quella recentemente passata al senato senza alcuna modificazione rispetto al testo approvato dalla camera e che abbiamo già commentato in questo sito con l'articolo del 5/05/09 intitolato "Class action: secondo atto".
L'unica particolarità degna di nota è determinata (involontariamente) dalla mancata coordinazione della proroga al primo gennaio 2010 rispetto alla data di entrata in vigore della norma.
In pratica si potrà ricorrere a questo strumento legislativo, per gli illeciti commessi dopo l'entrata in vigore, ma solo dopo il primo gennaio 2010. C'è già però chi ipotizza un provvedimento del governo per riallineare i due termini e il sottosegretario Stefano Saglia vede addirittura la necessità di intervenire ancora sul testo che ha bisogno di miglioramenti in quanto a suo dire "così non può funzionare, mi sembra una versione all'amatriciana di quella statunitense".
Tale definizione non poteva essere più puntuale e azzeccata ed in linea con i commenti delle associazioni dei consumatori che, peraltro, il sottosegretario ha dichiarato di aver raccolto. Ne citiamo qualcuna. "Non sarà di alcuna utilità nell’accrescere la tutela dei consumatori contro le furbizie, i raggiri e le truffe" ha detto Adiconsum; Movimento Consumatori ha rilevato che:"le modifiche hanno peggiorato un testo che già presentava aspetti controversi"; Federconsumatori: "una manovra contro chi viene truffato ed un aiuto a chi ha volutamente e pervicacemente truffato".

Avv. Roberto Pacchioli

30-06-2009

n.sentenza:
SLITTA LA CLASS ACTION
In attesa della nuova legge che andrà bene a Confindustria

Il governo fa slittare ulteriormente di sei mesi l'entrata in vigore della normativa sulla "class action" prevista, dopo due successivi rinvii, per il primo luglio. Il motivo è la mancata approvazione della riforma che giace in Parlamento, riforma nella quale recentemente il Senato aveva ridotto l'efficacia del testo approvato nella scorsa legislatura cancellando anche la retroattività. E' chiaro l'intento di questa maggioranza di abrogare di fatto il vecchio testo con il gioco dei rinvii per sostituirlo, se e quando sarà approvato, con il nuovo opportunamente depotenziato. La promessa fatta a Confindustria con plurime dichiarazioni viene così mantenuta. Alla fine probabilmente avremo in Italia l'unica normativa al mondo sulla "class action" che difenderà gli industriali dai consumatori: come da programma.

08-05-2009

n.sentenza:
Class Action - La irretroattività

CLASS ACTION - LA IRRETROATTIVITA' L'ulteriore passo verso lo svuotamento di uno strumento procedurale quale, quello della possibilità di agire collettivamente per il risarcimento dei danni, è in via di ulteriore compimento con un emendamento (che è stato preannunciato) al ddl uscito dalla Commissione Industria. Abbiamo già commentato in un precedente articolo come l'attuale testo in discussione limiti di molto le possibilità di ottenere risarcimenti collettivi rispetto a quello già approvato dal Parlamento nella scorsa legislatura e del quale, l'attuale maggioranza per ben due volte ha rinviato l’entrata in vigore. L'emendamento in questione eliminerebbe l'applicabilità della legge anche a far tempo dal luglio '08 come il testo della commissione provinciale almeno prevedeva. Sempre però sfuggito ai commentatori che già quel testo prevedeva la esclusione del ricorso alla "Class Action" per Parmalat, Cirio, e bond Argentini, fatti che sono avvenuti prima del luglio '08. Questo emendamento toglie anche la possibilità di ipotizzare azioni collettive ad esempio per gli obbligazionisti Alitalia, per coloro che possedevano i bond Lehman ecc e cioè per tutte le vicende di analogo "interesse" per i cittadini italiani avvenute da un anno e questa parte e per quelle che avverranno fino all'entrata in vigore della nuova legge, se passerà l'emendamento ipotizzato. Avv. Roberto Pacchioli